“O è così, o non è”: è il claim della nuova campagna di promozione appena lanciata dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, ideata e realizzata dal Gruppo Moccia di Roma.“Lo slogan – spiega il direttore del Consorzio, Antonio Lucisano – mira a sensibilizzare i consumatori sulla grande differenza esistente tra la Mozzarella di Bufala Campana Dop, l’unica che presenta il valore aggiunto del marchio europeo di tutela ed è realizzata esclusivamente con latte di bufala dell’area geografica riconosciuta come tipica, e le altre mozzarelle in commercio”.
La campagna prevede cartelloni formato 6x3 e manifesti pubblicitari sugli autobus e sulle pensiline delle fermate nel territorio compreso nell’area geografica della Dop, ovvero la Campania con le province di Caserta e Salerno, parte delle province di Napoli e Benevento; il Lazio con i comuni delle province di Latina, Frosinone e Roma, la Puglia con parte della provincia di Foggia e il Molise con il comune di Venafro.
“Con i limitati fondi di bilancio del nostro Consorzio – sottolinea il presidente Luigi Chianese – abbiamo puntato a mettere in campo un’iniziativa rivolta innanzitutto ai nostri consumatori, quelli che risiedono nelle zone dove si produce mozzarella Dop e spesso non riescono a essere informati e a cogliere la diversità e l’eccellenza della Mozzarella di Bufala Campana Dop rispetto ai tanti tipi di mozzarella che offre il mercato. A loro intendiamo dire che l’unico prodotto certificato, garantito e sicuro è quello che presenta due marchi: il simbolo del Consorzio di Tutela e quello europeo della Denominazione di Origine Protetta”.
Tre le tipologie di messaggi su cui è incentrata la campagna: sotto l’immagine di una mucca travestita da bufala campeggia l’avvertimento “Solo latte di bufala. E non si fanno eccezioni”; accanto alla foto di una bufala poi compare lo slogan “Ci mettiamo la faccia. Perché sappiamo tutto di loro”; infine un messaggio sulla sicurezza del prodotto “Diecimila controlli all’anno. Per questo non ha uguali”.
Nell’ambito dell’iniziativa rientra anche il lancio del nuovo sito internet del Consorzio www.mozzarelladop.it .
Il sito è più dinamico e moderno nella grafica, con sezioni dedicate alla bufala (definito “un animale straordinario”), consigli su come acquistarla, ricette su come prepararla e curiosità sulla storia ormai millenaria della mozzarella. Già nel XII secolo compaiono infatti le prime testimonianze della sua produzione (documenti storici che testimoniano come i Monaci del monastero di San Lorenzo a Capua erano soliti offrire un formaggio denominato mozza, accompagnato da un pezzo di pane, ai pellegrini componenti del Capitolo Metropolitano), ma fu il cuoco della corte papale, Bartolomeo Scappi, il primo a utilizzare il termine “mozza” rella nel 1570 in un suo testo rimasto famoso.
Sarà possibile seguire le attività del Consorzio di Tutela anche sui social network, in particolare facebook e youtube.