Presentato ieri a Roma, con l'intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste,Francesco Lollobrigida, il Rapporto Ismea-Qualivita 2024, l'analisi della Dop economy italiana sui valori economici e produttivi dei settori agroalimentare e vitivinicolo DOP IGP.
La mozzarella di bufala campana Dop consolida i suoi numeri e si conferma il quarto prodotto in assoluto e il terzo tra i formaggi italiani con un valore alla produzione pari a 528 milioni di euro nel 2023 (+5,1% rispetto al 2022) e un valore al consumo di 889 milioni di euro. L’export della bufala campana vale 213 milioni di euro. La Bufala dop è leader incontrastata e primo prodotto Dop di tutto il centro-sud Italia.
Le performance della mozzarella di bufala Dop spingono anche i territori di produzione in cima alle classifiche, con la Campania che sale al terzo posto tra le regioni per impatto economico nel comparto food. Ottimi i risultati anche delle due principali aree di produzione della Dop: Caserta si piazza al settimo posto (+2,4%) e Salerno al 15esimo (+6,9%) tra le province italiane per impatto territoriale della Dop economy (in ambito cibo).
Dopo due anni consecutivi con dati in aumento in diciotto regioni su venti, il Rapporto Ismea-Qualivita 2024 descrive un quadro più variegato: su 107 province italiane 61 hanno valore della DOP economy più alto, il 17% con crescite a doppia cifra. Prosegue il trend positivo nell’area Sud e Isole (+4,0%), sempre in crescita negli ultimi cinque anni.
La Dop economy italiana, malgrado le varie criticità del sistema produttivo agricolo e dei mercati, si mostra in buona salute. I dati del XXII Rapporto Ismea-Qualivita descrivono un settore da 20,2 miliardi € di valore alla produzione nel 2023 (+0,2% su base annua), per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. Cresce del +3,5% il comparto del cibo che supera per la prima volta i 9 miliardi di euro, mentre il vino imbottigliato frena sia come quantità (-0,7%) che come valore (-2,3%) e si attesta su 11 miliardi di euro. Bene l’export, con i prodotti DOP IGP leva del made in Italy nel mondo, che conferma un valore di 11,6 miliardi di euro con trend positivo nei Paesi UE. Il sistema della Dop economy italiana si fonda su 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’agricoltura che coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese delle filiere cibo e vino capaci di generare lavoro per quasi 850.000 occupati.